Fiera del Rosario di Breonio (Fumane VR) 14/15 ottobre 2023

Sabato 14 Ottobre dalle ore 9,30 in poi:

CERCHIO CONTADINO

T’AMO, O PIO BOVE; E MITE UN SENTIMENTO DI VIGOREE DI PACE AL COR M’INFONDI... (G. Carducci)

L’agricoltura del passato, integrata e a ciclo chiuso, può diventare futuro per la rinascita

dei contadini sui monti e per il ricupero delle contrade rianimate anche da “la gallina

tornata in su la via, che ripete il suo verso”... (G. Leopardi)

 

Si dice che per la percezione identitaria dell’europeo, non si possa assolutamente prescindere dal paesaggio europeo.

E lo sguardo d’insieme riceve l’immagine di un paesaggio agrario europeo, forgiato dal Neolitico, dall’Atlantico agli Urali ovvero la cosiddetta Civiltà della rapa… fino a quando non arrivarono le patate e la loro coltivazione sui monti del Veronese, iniziò a  partire dalla seconda metà dell’Ottocento, cioè, ieri…

L’Europa riconosce ai contadini la millenaria cura del paesaggio europeo così come si può ammirare ancora oggi ma i contadini sui monti, ci sono ancora?

Sono in via di estinzione e forse occorrerà un giorno, importarli, così come gli orsi dalla Slovenia.

Uno di quei contadini di montagna superstiti, girando d’estate per gli alti pascoli della Lessinia e del Monte Baldo, si chiedeva, prorompendo da lontani ricordi scolastici,  nell’incipit della poesia Il Bove, dove fossero finite le mandrie di un tempo. E non riconosceva più quei pascoli, già nel tempo degli avi, verdissimi, rasati dal brucare a tappeti d’amore, con essenze minuscole e carnose, tanto gradite alle coturnici. 

I pascoli ora, si mostravano tristi agli occhi della Saudade, come alcove di malerbe, di spini e di quella deschampsia che forma tenaci zolle erbose, spacca caviglie, note a tutti quei viandanti che a proprie spese, hanno sperimentato, calcando l’orma lungo i  pascoli dell’oblio.

E se le contrade rinascessero, di nuovo si vedrebbero razzolare gli animali domestici  di bassa corte, dalle galline nella Quiete dopo la tempesta, a quelle Oche del Campidoglio che impedirono all’Italia di diventare gallica.

Sempre l’Europa ha chiesto in un sondaggio, se fosse percepito come paesaggio agrario migliore, quello con gli animali domestici liberi al pascolo oppure quello privo di quella vita. Solo pochi sciagurati risposero, quello senza animali domestici.

La fattoria integrata fra coltivazione e allevamento, a ciclo chiuso, è, nella testa di chi la realizza e manda avanti, innanzitutto armonia. Là si incontrano l’Alfa e l’Omega.

Si può così non avere bisogno se non della salute e del vicino, reciprocamente…Gli antichi patti di vicinia… Cellula primordiale dei Liberi Comuni.

Nel cerchio contadino si raccontano esperienze, si ascolta e si scambia il verbo.

Da alcuni anni, il convegno precedente L’Antica Fiera del Rosario, si chiede che a imbastirlo, sia l’associazione Antica terra Gentile fra piccoli produttori biologici della Montagna Veronese, con sede nella malga turnaria di Gorgusello, illuminati dal loro primo Cerchio Contadino a Valloriate Valle Stura (Cuneo). Correva l’anno 2007.

 

Antica Terra Gentile